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Reggina, cambiando l’ordine degli addendi…

La vittoria contro il Vicenza è l’ennesimo risultato positivo, ma la squadra è diventata un blocco unico

Che la Reggina possa battere il Vicenza non fa più notizia. La squadra ha dimostrato in tutto il girone di ritorno di essere diventata un collettivo da prime posizioni.  Lo dicono i numeri, il resto è aria fritta.

Che, prima o poi, qualche episodio potesse iniziare a girare a favore, era nell’ordine delle cose.  Quello che non era scontato è che, ad un certo punto, la Reggina potesse diventare una squadra che ottiene i risultati con le caratteristiche che si richiedono a chi è forte davvero.

La Reggina ha battuto il Vicenza perché è entrata meglio in campo, ha offerto una prova caratteriale superiore agli avversari ed ha mostrato una cattiveria agonistica ad un livello più alto rispetto ad un avversario che aveva gli stessi punti in classifica. Lo sviluppo di secondo e terzo gol sono prove tangibili.

C’è, però, un altro punto che rischia di sfuggire. La Reggina è un blocco unico. Una sorta di somma che nasce dalle competenze dell’allenatore, dalla sua capacità di gestione del gruppo, ma anche dalla recettività dei suoi calciatori e dalle loro capacità tecnico-tattiche.

E come ogni “totale” frutto di un’addizione, la squadra amaranto rappresenta una dimensione dove  anche cambiando l’ordine degli addendi la somma non cambia.

Può capitare, infatti, che si cambino tre o quattro calciatori tra una settimana e l’altra e quasi non ce ne si accorga.  Contro il Vicenza in campo c’erano Dalle Mura, Lakicevic e Bellomo che a Cittadella non erano partiti titolare, ma si aveva quasi la sensazione che non fossero mai usciti dalla formazione iniziale.

Lo stesso dicasi per chi oggi gioca con continuità come Situm o Edera e che prima era anche rimasto fuori a lungo. Per non parlare del fatto che quando c’è da pescare in panchina c’è sempre la sensazione di affidabilità, come se si avessero solo titolari.

Un amalgama incredibile che, ad oggi,  diventa terreno fertile per far crescere nuove attribuzioni di merito al tecnico Baroni.

 

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