Il tecnico in seconda della Prima Squadra ha toccato gli argomenti clou in casa amaranto
Inusuale incontro da remoto tra la stampa e lo staff tecnico della Prima Squadra della Reggina, a parlare il secondo di Marco Baroni, Fabrizio Del Rosso. Il fidato collaboratore del trainer amaranto ha fatto un excursus del suo lavoro a Reggio Calabria:
“Siamo arrivati in una squadra che aveva dei problemi. È stato individuato il cambio del modulo e Marco ha lavorato sulla testa dei giocatori. Piano piano, aiutati dai risultati e dalla grandissima disponibilità dei calciatori, ne siamo venuti a capo“.
Grandi meriti di Baroni e del suo staff, nonostante enormi problemi tecnici e extra campo: “Marco è un allenatore che vive H24 la sua professione. Cura i particolari nei minimi dettagli, cerca di avere un rapporto schietto con i giocatori, che nell’immediato può essere traumatico ma che alla fine viene apprezzato dai calciatori. Fa vedere con filmati lati positivi e negativi che un giocatore che può avere. Questo diventa contagioso, perché la squadra rispecchia le sue idee“.
La sosta non è stata particolarmente apprezzata in casa Reggina: “Avremmo preferito giocare. La squadra era in fiducia e nel calcio quando il ferro è caldo, va battuto. Abbiamo la sensazione di un gruppo che ci è cresciuto tra le mani, siamo soddisfatti per come si allenano i ragazzi, non c’è bisogno di stimolarli, a volte potremmo anche frenarli. Questo è dettato dai risultati, dallo stare bene insieme“.
Amaranto che cercheranno di guardare gara dopo gara: “Giochiamo una partita alla volta e facendolo siamo arrivati a poterci giocare qualcosa di importante. Il nostro futuro è la partita con la Cremonese, poi vedremo come è andata e penseremo all’Ascoli. Quello che fanno le altre squadre non ci interessa, i conti si fanno alla fine“.