Martedì alle 14 altro snodo cruciale per il campionato amaranto con un impegno complicatissimo
Qualche avversario ha provato a mettere in rilievo come il calendario della Reggina fosse tra i meno complicati tra le squadre in lotta per i play off. Un ottimo tentativo per mettere pressione, ma nella squadra amaranto c’è anche abbastanza esperienza per non farsi cogliere impreparati da impegni che saranno complicatissimi.
La dimostrazione è arrivata dalla gara di Cremona. Potenzialmente poteva essere l’impegno più semplice, tenuto conto che le speranze play off dei grigiorossi erano flebili. Eppure i lombardi hanno messo in campo tutto e fare risultato è stato complicato.
Adesso al Granillo arriva un avversario che lotta non per retrocedere. Questo, però, non deve essere indice del fatto che c’è una contendente inferiore. Anzi.
L’Ascoli del girone di ritorno è praticamente un’altra squadra. Lo dicono, più di ogni altra cosa, i numeri. Nel girone discendente la squadra bianconera ha centrato 26 dei 40 punti ottenuti in tutto il campionato. Per dare l’idea: la straordinaria Reggina di Baroni ne ha fatti 31, solo cinque in più. E non è un limitare gli amaranto, ma un esaltare gli avversari. Ha calciatori in rosa come Dionisi che in questa categoria fanno la differenza sotto porta ed è reduce dalla vittoria contro la capolista Empoli.
Un successo che può dare consapevolezza e fiducia che, se unite, al giocarsi tanto nel match del Granillo rende complicatissimo l’ostacolo per la squadra di Baroni.
Per salvarsi i marchigiani devono fare gli stessi punti del Cosenza (con +5 sulla quartultima, niente play out) che nelle ultime tre deve affrontare Empoli, Monza e Pordenone (Squadra che è un punto sopra i bianconeri). E anche se non lo ammetteranno mai, anche un punto potrebbe andar bene, generando una possibile strategia di gara speculativa.
L’alternativa è fare due punti in più del Pordenone (per via del distacco in classifica).
Anche noi lo siamo…….!!???