
La squadra pare aver smarrito l’ermeticità dei primi tempi e la capacità di tenere la porta inviolata
Baroni l’ha ammesso chiaramente. Sapeva che la Cremonese sarebbe partita forte e sarebbe calata. Questo avrebbe consentito alla Reggina di uscire alla distanza e di vincere la partita. E, a ben guardare l’evoluzione della gara, si può dire che il tecnico avesse ragione. Il calo d’intensità dei grigiorossi è stato vistoso. È mancato un po’ di cinismo nel completare la rimonta, ma forse c’erano i margini per ottenere qualcosa in più anche sbagliando meno.
A partire dal gol subito. Baroni farà rivedere il gol alla squadra che poteva essere messa meglio, senza lasciare lo spazio che ha dato a Valzania la possibilità di fare un bel gol. Un gol subito nel primo tempo. Un dato non comune per la Reggina.
Per il secondo match consecutivo la Reggina ha subito gol nel primo tempo. Nelle precedenti 34 uscite era successo solo sei volte. E il dato pesa perché quell’errore è probabilmente costato due punti.
Da due partite, inoltre, la squadra di Baroni subisce gol. Non era un qualcosa a cui Nicolas e il nuovo corso amaranto avevano abituato i tifosi. E questo è sicuramente un merito dei ragazzi amaranto che, adesso, devono riprendere le buone abitudini se vogliono davvero cullare il sogno play off.
