Il match del Via del Mare sarà per gli amaranto il terzo impegno in pochi giorni

Dopo aver giocato l’1 ed il 4 maggio, Lecce e Reggina si preparano a giocare la terza gara il 7. Un calendario folle a cui le squadre di B hanno dovuto rassegnarsi per effetto della necessità di fermarsi per attendere che il Pescara avesse il via libera dall’Asp dopo il focolaio Covid.

Entrambe le squadre vedono sfumare all’orizzonte il proprio obiettivo.  Il Lecce sa che difficilmente potrà togliere la promozione diretta alla Salernitana che nelle ultime due affronterà il già promosso Empoli e il condannato Pescara.  Ma deve necessariamente tenere la migliore posizione possibile in griglia play off.

La Reggina ha centrato la salvezza che pareva difficile dopo essere partita molto male e adesso dopo le due mancate vittorie contro Cremonese ed Ascoli vede i play off un’ipotesi un po’ più remota.

Sarà una partita dove entrambe le compagini non saranno al meglio per effetto degli impegni ravvicinati e, pur avendo entrambe rose ampie, non potranno alternare certo tutti gli uomini.  La fatica sulle gambe si farà sentire ed è ragionevole credere che alla fine prevarrà chi ne avrà di più.

Al di là, però, della benzina nel serbatoio, c’è consapevolezza del fatto che i salentini hanno più individualità. Uomini come Coda possono esaltarsi nel momento in cui la fatica la fa da padrona e si viaggia tutti alla stessa velocità.  Alla Reggina l’arduo compito di trovare fondo alle proprie energie e provare a correre più di avversari costruiti per vincere il campionato, sfruttando quella collettività che senza la migliore condizione risulta difficile da far valere.