La gara del via del Mare pone la parola “fine” alla stagione amaranto, che si concluderà comunque lunedì contro il Frosinone

No, a Marco Baroni che si inizino a tracciare bilanci e a guardare al futuro già adesso non piacerà. L’allenatore crede fermamente che il campionato debba essere concluso  con una vittoria.  E per vincere una partita di B, anche priva di valenza che non sia statistica, non ci si può permettere di lasciare le cose al caso.

Al di là, però, di quello che dovrà essere il focus della squadra sul prossimo impegno, il futuro è già iniziato.  Lo è almeno nei pensieri dei tifosi e probabilmente della società.

È difficile (quasi impossibile) salutare questa stagione  con negatività, anche perché significherebbe avere la memoria corta ricordando quando ad un certo punto la retrocessione era uno spettro che aleggiava vicino.

Anche perché qualsiasi opinione con riserva sulla stagione amaranto viene spazzata via dai fatti.  Il girone di ritorno è stato perfetto e non bisogna avere paura di dirlo. Si poteva ottenere di più in alcune partite, ma non bisogna dimenticare che ci sono state occasioni dove  la dea bendata ha dato una mano agli amaranto. Come spesso accade nel calcio le cose si sono equilibrate.

Con i correttivi di gennaio e la crescita esponenziale dei singoli che già erano in rosa, la Reggina è prima in classifica nel girone di ritorno.  Sì, prima!  In compagnia di Lecce, Empoli, Brescia e Salernitana.  32 punti in 18 partite, come squadre che avevano budget superiori (la Reggina non è neanche nella prima metà per monte ingaggi) e un passato recente da società consolidate in B  o addirittura reduci dalla A.  Di fatto la Reggina ha rischiato di andare ai play off senza giocare un girone.

Non basta?  Delle squadre della prima metà della classifica, nel girone di ritorno, solo Empoli e Brescia sono riuscite ad avere la meglio sugli amaranto.  Gli azzurri erano superiori a tutti e hanno avuto il vantaggio di prendere la squadra di Baroni in un turno infrasettimanale, notoriamente un problema per chi come la Reggina pratica un calcio dispendioso.

I lombardi, dopo essere stati graziati dagli amaranto in un primo tempo pressoché dominato, hanno trovato un jolly dalla distanza.

L’idea che questa squadra, con quanti più confermati possibile e qualche innesto in grado di elevare il livello. possa dire la sua nel prossimo campionato è abbastanza forte.  E c’è già adesso  voglia di futuro.