Si parla spesso dei numeri del tecnico, meno della capacità di far crescere i giovani

Non c’è davvero un numero che non sia dalla parte di Baroni dal suo arrivo alla Reggina in avanti. Ci sono, però, cose che vanno oltre gli aspetti meramente statistici. L’allenatore ha lavorato con grande attenzione sui giovani in rosa, portandoli ad un livello che gli ha consentito di diventare giocatori fondamentali per la squadra. È il caso di Rivas, Folorunsho, Stavropoulos.   Soprattutto il greco è patrimonio della società e può diventare una risorsa anche a livello economico.

Baroni, però, nelle ultime settimane potrebbe arrivare a completare un’opera significativa nella valorizzazione del prodotto amaranto. Da qualche settimana si allenano con la squadra due ragazzi della Primavera: l’esterno alto Bezzon e il centrocampista Richichi.

Da quando la società nel 2015 è fallita, si fatica a ricordare un calciatore che dal settore giovanile sia arrivato in prima squadra.  L’unico, ai tempi della C, fu Amato. Oggi, invece, la gara con il Frosinone potrebbe diventare l’occasione per dare spazio a calciatori che sono prodotti del settore giovanile, un tempo risorsa assoluta della società.

Un loro esordio avrebbe un possibile valore simbolico e che certificherebbe ancora una volta quanto il tecnico sia davvero ad ogni aspetto del club.  L’eventuale ingresso in gara ufficiale non equivarrebbe a dare ai ragazzi il passaporto per diventare professionisti, ma sarebbe un segnale importante.

Anche perchè non bisogna dimenticare che Baroni ha una lunga militanza da allenatore in settori giovanili importanti come quello della Juventus.  Segno che a lui insegnare calcio piace.