
Il direttore generale arrivato dopo Tempestilli rispetto ad i suoi predecessori parla meno alla stampa
Nei pochi anni di gestione Gallo non si è fatto fatica a notare come si siano, di fatto, cambiato più dg che ds o allenatori. Posizione quest’ultime, in genere, più esposte a decisioni delle proprietà, poiché chiamate ad operare in ambito sportivo dove le logiche del risultato regnano sovrane rispetto ai licenziamenti.
L’ultimo in ordine di tempo ad essere arrivato è stato Giuseppe Mangiarano. A distanza di pochi mesi dal momento della sua presentazione si può dire che non ami parlare, quantomeno davanti a microfoni e taccuini.
Rispetto ad i suoi predecessori (da Iiriti a Tempestilli, passando per Gianni) si nota una minore predisposizione ad esporsi pubblicamente, quasi come se ci fosse coscienza del fatto che il suo ruolo gestionale debba lasciare la ribalta a chi opera in ambiti più attinenti al calcio giocato.
Più di lui parlano, ad esempio, il direttore sportivo Taibi o il responsabile per i rapporti con le istituzioni Fabio De Lillo. E occupare una casella così cruciale e abbinarla ad una certa discrezione, non è detto che non sia un punto a favore di chi è chiamato a prendere decisioni significative nell’ambito del club per conto della proprietà.

Mangiarano chi vinisti a fari a Riggiu , mi ndi porti ddu fallitu i l’amicu toi ?