Gli uomini che agiscono dietro la prima linea sono una chiave tattica che ricorre spesso nel torneo

Trequartisti… first. Si può coniare un vero e proprio slogan per determinare le caratteristiche che potrebbe avere una perfetta squadra di Serie B. Lo si può fare parafrasando quella che erroneamente è una frase attribuita a Donald Trump, ma quell’America First risale agli anni 10 e e venne introdotto da un altro presidente americano, Woodrow Wilson.

Le digressioni storiche interesseranno comunque poco chi andrà ad allestire la Reggina 2020-2021 che proverà a non commettere alcuni errori risalenti all’anno scorso. Costruire una squadra con il 3-5-2 era un dato in contro tendenza rispetto ad un campionato che ha tra le peculiarità un grande utilizzo di trequartisti.
Che si tratti di 4-3-1-2, 4-2-3-1 o 4-3-2-1 quasi tutte le squadre hanno sempre un uomo che si muove in mezzo alle linee. Una scelta non casuale se si considera che spesso si tratta di un giocatore che ha qualità in grado di alterare gli andamenti di match molto equilibrati.
Baroni ne utilizzava spesso tre, tutti con capacità di attaccare la profondità, l’area e soprattutto di portare pressione agli avversari.

Che poi in qualche occasione il modulo potesse diventare un 4-5-1, un 4-4-2 o qualcosa di simile in fase difensiva era un dato nell’ordine delle cose degli equilibri tattici di una gara.  E, comunque vadano le cose, la Reggina ne andrà a cercare tanti sul mercato.  Anche perché, in questo momento, Rivas, Folorunsho, Kingsley, Micovschi ed Edera sono in partenza.