
Il centrocampista della Spal non ha brillato come tutta la sua squadra
Trentacinque anni compiuto domenica. Simone Missiroli non è più un ragazzino, ma ha una struttura fisica e qualità che, soprattutto in Serie B, possono ancora essere messe a frutto. Il ragazzo di Reggio Calabria non ha avuto una stagione esaltante, in una Spal candidata a vincere il campionato e che invece è finita addirittura fuori dai play off.
Aveva lasciato la B con il Sassuolo in tempi in cui era un dominatore assoluto della categoria e giocava in una posizione più avanzata. A distanza di anni ci è tornato con una collocazione tattica più da centrocampista e alla fine ha messo insieme 31 presenze e 2 assist. Da uno con il brand di Missiroli, in generale, ci si sarebbe aspettato di più. Era, però, difficile immaginare che da solo potesse emergere in un contesto in cui davvero poco ha dato l’idea di funzionare.
Ogni estate Missiroli viene dato come potenziale arrivo in casa Reggina, ma probabilmente la prosecuzione della sua carriera è destinata ad essere altrove. Anche perché teoricamente si parla di un “nome” e la società pare intenzionata a cambiare registro sul fronte degli acquisti.

Riportiamolo a casa, lui, Ceravolo, Russo, Viola, Barillà… La Reggina ai reggini!
sarà un nome ma è sempre stato operaio, mai primadonna. Il problema è che ormai ha famiglia al nord
Il problema non è essere un “nome”, ma essere un nome funzionale in un progetto serio, e al contempo non rappresentare un esborso insostenibile.
Magari potesse venire Missiroli e ci liberassimo di Faty…