
L’estremo difensore ha rotto con gli amaranto e viaggia verso Pisa
Che il calcio fosse popolato da agenti che fanno l’interesse economico dei propri calciatori è una cosa vecchia di almeno vent’anni. A volte sta proprio a loro ricordare agli assistiti che la carriera è breve e vale la pena ottimizzare gli anni dal punto di vista economico. Non c’è nulla di cui scandalizzarsi, anche perché nel momento in cui la Reggina ha dovuto allestire una corazzata per ottenere la promozione in B ha avuto modo di sfruttare la sua potenza economica al confronto di piccole realtà di Serie C.
Bene, nella questione Nicolas c’è una cosa che non deve sfuggire: se la Reggina avesse fatto un’offerta economica pari a quella del Pisa o di altre realtà, probabilmente il calciatore sarebbe rimasto.
Bisogna, però, avere chiaro un quadro. Il Pisa adesso ha una proprietà ambiziosa e facoltosa ed è solo una delle società che si presenterà ai nastri di partenza del prossimo campionato con la volontà di essere protagonista. Il nuovo proprietario russo ha un patrimonio stimato in 2,2 miliardi di dollari. Il vantaggio economico si traduce in quello tecnico, tenuto conto che adesso i nerazzurri hanno un portiere affidabile, forte e la Reggina deve andare a cercarselo.
E bene avrebbe fatto la Reggina a non fare aste. Di portieri validi in giro se ne trovano. Magari da riprendere dall’oblio, come è stato il caso di Nicolas. L’obiettivo della società è restare competitivi senza fare il gioco rischioso di andare ad affidarsi a costi gestionali comparabili a quelli delle tante società che hanno proprietà con ben altra capacità rispetto a quella che, paradossalmente, resta forse la Reggina più disponibile a investire di sempre.
