Il Direttore generale dei giallorossi Diego Foresti ricostruisce quanto accaduto con l’esterno ex Sampdoria
La trattativa sembrava ormai chiusa, gli accordi erano stati trovati, mancava solo la firma sul contratto. Una firma che, però, non è mai arrivata. Si infittisce la telenovela sul mancato approdo di Gabriele Rolando la Catanzaro, quando tutto sembrava già deciso.
Intervistato da Tuttoc.com, è stato il direttore generale del club giallorosso Diego Foresti a spiegare come siano andate le cose. “Un bluff, venticinque giorni buttati. Al momento della firma ha detto di non voler venire a Catanzaro senza però avere un’altra squadra. Un giocatore che si comporta così non può venire qui”.
Una decisione che ha spiazzato la dirigenza giallorossa con la quale il giocatore aveva già raggiunto un accordo economico. “Assolutamente, eravamo d’accordo e anche bene. Colgo l’occasione per ringraziare la Reggina, Taibi, Mangiarano e il presidente Gallo che hanno fatto tutto quello che dovevano fare”.
Le motivazioni del rifiuto del giocatore restano un mistero “Non lo sappiamo neanche noi, questo è il bello. Sicuramente non era un problema economico. La vita non finisce a Rolando, anzi sono contento non sia andata a buon fine la trattativa perché un calciatore che la fa sfumare così al fotofinish non è nelle condizioni di stare nel nostro gruppo”.
Purtroppo la Società sta pagando gli errori fatti qualche anno fa, quando hanno fatto contratti triennali (unici in serie C ) a giocatori mediocri, oppure a presunte stelle (Menez) dimostratosi giocatore caratterialmente mediocri e inaffidabili.
Rolando ai fatto bene
Tutti questi presunti professionisti che stanno mettendo in seria difficoltà la società, preferendo non giocare ed essere pagati piuttosto che guadagnarsi sul campo lo stipendio, andrebbero trattati per come meritano: allenamenti alle 5 del mattino o alle 14 del pomeriggio in un campetto di periferia e in caso di mancata presentazione agli allenamenti richiesta di risoluzione del contratto per giusta causa.