
Sembra esserci una certa convergenza tra le idee dell’allenatore e gli obiettivi ricercati
Alfredo Aglietti non potrà allenare Joel Obi che, alla fine, è andato alla Salernitana. Tuttavia, sembra abbastanza chiaro che la squadra che sta nascendo si caratterizza per avere avuto molti interpreti che risiedono nella sfera di gradimento dell’allenatore.
È stato, ad esempio, il caso di Karim Laribi preso dal Verona, di Vasco Regini giunto a parametro zero dal Verona. Qualche altro calciatore che il tecnico ha già avuto potrebbe arrivare e questo determina in maniera inequivocabile quanto le strategie di mercato siano state messe a punto per dare all’allenatore una squadra tarata su quello che è il suo modo di vedere il calcio.
Sembra un po’ ciò che accadde, ad esempio, nell’anno in cui arrivò Mimmo Toscano. Taibi andò a prendere calciatori come Corazza, Bianchi, Marchi. Tutti elementi che avevano già lavorato con il tecnico, incastrandoli in un tessuto di squadra che aveva interpreti ideali per quella che era la sua filosofia calcistica.
In questa fase dell’anno non si può che prendere atto che i segnali provenienti dalla direzione intrapresa paiono evidenziare una convergenza di idee tra la società e Aglietti. E non può che essere un aspetto che, visto dall’esterno, va interpretato come positivo.
