Gli amaranto fuori ai trentaduesimi di Coppa Italia, i granata passano il turno

Una doppietta di Bonazzzoli decide la prima gara ufficiale della Reggina.  In altri tempi un’espressione di questo tipo avrebbe prefigurato un risultato positivo per amaranto, ma oggi a fare la differenza non è Emiliano, ma Federico che non è neanche parente del gigante di Asola.  L’attaccante della Salernitana, con un gol per tempo, cancella le speranze del club dello Stretto di fare lo sgambetto ad un avversario di categoria superiore.

Dall’Arechi, però, la squadra di Alfredo Aglietti esce a testa alta.  Per almeno quarantacinque minuti ha saputo tenere il pallino del gioco.   Lo ha fatto mostrando trame interessante e pagando un po’ di poca concretezza offensiva dove Montalto e Rivas, probabilmente non solo per demeriti, hanno fatto mancare l’appoggio ad una squadra che a lungo ha fatto bene fino al momento dell’ultimo passaggio.

Meglio nel primo tempo la squadra per il tipo di gioco costruito, nella ripresa per consistenza del reparto offensivo dove Denis e Menez hanno mostrato una maggiore capacità di tenere la palla. Circostanza che, però, va letta anche ricordando come la Salernitana avesse ulteriormente abbassato il proprio baricentro.

Si, perché i granata non hanno snaturato il loro gioco della passata stagione.  Linee strette, solidità e quasi totale affidamento alle individualità del gioco offensivo.  E, anche quest’anno, ai campani non sembrano mancare.  Il primo gol di Bonazzoli, arrivato in chiusura di primo tempo, è stato un vero e proprio gioiello.

Si poteva, invece, fare un po’ meglio in occasione del raddoppio, quando la Reggina si è fatta trovare scoperta sulla fascia sinistra e all’ex attaccante del Torino è arrivata un palla che andava solo messa in porta.

C’è sicuramente del buono nella prestazione della Reggina, ma è chiaro che ci sarà ancora da lavorare e da intervenire sul mercato per arrivare alla consistenza per fare bene