Argentino e francese, meglio di Montalto e Rivas
Quarant’anni uno. Trentacinque l’altro. Difficile pensare che la Reggina, per la prossima stagione, possa pensare principalmente su di loro, anche perché uno dei due resta in bilico. Dalla gara di Salerno emerge, però, come l’ingresso di German Denis e Jeremy Menez abbia dato altra consistenza all’attacco amaranto. Una situazione che può essere dovuta a due diverse circostanze. La prima è che i due sono calciatori che dialogano molto di più con la squadra rispetto a Montalto e Rivas. E, nel gioco di Aglietti, pare chiaro che le punte siano spesso coinvolte nel gioco, molto più di quanto non accadesse ad esempio con Baroni dove la punta unica aveva l’obbligo di attaccare la porta.
Lo hanno, di fatto, anche con Aglietti, ma spesso gli attaccanti vengono incontro alla palla e ricevono palla (seppur in area) per aprire spazi agli avversari.
Molto potrebbe essere dipeso anche dal fatto che la Salernitana, dopo il 2-0, ha ulteriormente posto le radici a difesa della propria area di rigore, ma dal punto di vista tecnico-tattico si è vista una Reggina più presente in area con l’argentino ed il francese in campo.
Arriveranno altri rinforzi davanti, ma se non altro i “vecchi” potranno dare una grande mano. In attesa, ovviamente, di capire quello che sarà il futuro di Menez.
Menez-Denis, I campioni non si discutono. Sempre forza Reggina.