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Reggina: il miglior punto di partenza è l’analisi di Aglietti

La gara non consente ovviamente di dare giudizi, ma c’è del buono nella squadra di Aglietti

Reggina-Monza è stato un test significativo ed attendibile, ma non uno spartiacque.  Gli amaranto escono bene dall’esordio al cospetto di uno degli avversari che viene considerato come favorito per la vittoria finale del campionato.

Troppe le variabili che rendono necessarie altre verifiche: il campo che ha penalizzato entrambe le compagini, il fatto che si sfidassero due squadre che stanno cercando il miglior amalgama   e con un undici titolare  che, solo parzialmente, dava spazio alle campagne di rafforzamento estive. Il Monza si è presentato alla sfida con sette undicesimi della passata stagione, la Reggina addirittura nove.

Segno che, per entrambe le squadre , quel che sarà  è tutto da valutare.  Poi, però, c’è anche da prendere il buono che è venuto fuori da questa partita e la Reggina sembra avere maggiori opportunità in tal senso.

L’analisi di Alfredo Aglietti è apparsa a fuoco rispetto a ciò che si è visto in campo.  Con grande lucidità l’allenatore ha saputo tracciare i contorni di una prestazione andata oltre le aspettative e anche gli aspetti su cui occorre fare passi in avanti.

La sua Reggina è rimasta corta, ha mostrato compattezza nel serrare le fila rispetto alle insidie che la sfida poteva celare.  Ha dato l’idea di essere in buon condizioni fisiche nonostante il periodo ed il caldo.

Il terreno di gioco ha reso necessaria qualche verticalizzazione in più e fraseggio in meno, ma nel complesso la squadra è riuscita ad uscire bene persino dal pressing del Monza particolarmente alto nei primi venti minuti.

La stretta cronaca del match dice che gli amaranto non hanno rischiato nulla o quasi, se si eccettua un tiro dalla lunga distanza di Colpani. Non esattamente una normalità quando davanti hai una squadra molto forte.

Come lo stesso Aglietti ha dichiarato c’è da migliorare negli ultimi venti metri.  Serve un po’ di fortuna, serve qualità nelle giocate (l’ingresso di Menez ha dato qualcosa) e soprattutto non sempre si affronteranno tre difensori come Sampirisi, Paletta e Caldirola. Questi ultimi non hanno sbagliato davvero nulla e, non a caso, sono giocatori visti anche a lungo in categorie superiori.

Per i giudizi è presto, ma per una Reggina che possa fare bene pare esserci una strada importante già tracciata.  Si attendono, ovviamente, ulteriori riscontri.

 

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