Un 1-1 che racconta il reale andamento del match

È un pari giusto quello che lascia in eredità la sfida tutta calabrese tra Crotone e Reggina. Amaranto avanti nel finale del primo tempo con un colpo di testa di Galabinov (assist dell’ex di turno Ricci su punizione) e pari pitagorico nella ripresa con una conclusione dal limite da parte di Benali.

Un gol a testa ed una prestazione in cui sono emerse due squadre con un’essenza diversa.  Giovani, briosi e a volte poco accorti i pitagorici,  un po’ più lenta e meno ingenua quella amaranto.

Nel complesso le due differenti credenziali sono valse l’equilibrio descritto dal punteggio, con il ragionevole sospetto che avendo Rivas e Menez la squadra di Aglietti avrebbe potuto scompigliare le carte.

Il Crotone è riuscito a concludere con maggiore continuità verso la porta, la Reggina non ha avuto la forza di concretizzare il suo cinismo andando a chiudere la gara quando c’era la possibilità di farlo.

Nel complesso la squadra di Aglietti ha mostrato fasi in cui qualche pallone poteva essere gestito meglio,  altri in cui sarebbe stato necessario trovare maggiore qualità nell’ultimo passaggio.  Punti attraverso i quali gli amaranto potranno trovare un eventuale salto di qualità, sebbene non bisogna dimenticare che dopo tre partite gli amaranto sono imbattutti avendo giocato con squadre importanti come Ternana, ma soprattutto Monza  e Crotone.