Fu uno dei grandi colpi dell’estate del 2013
Era l’estate del 2013. La Reggina affacciava all’anno che avrebbe condotto al centenario e lo faceva con l’illusone di potersi giocare la promozione in Serie A, grazie ad una buona campagna acquisti che, però, non aveva certo la consistenza adatta a cullare con convinzione il sogno di ritrovare la massima serie.
Non fu un caso che, alla fine, arrivò una retrocessione dopo una stagione particolarmente brutta. Dopo diciannove anni la Reggina ritrovava la C. E se era difficile immaginare che quella squadra potesse lottare per vincere il torneo, non era certo facile potesse finire così male.
Non a caso all’esordio ci furono 15.000 persone contro il Bari. Uno degli acquisti più importanti di quell’estate fu sicuramente Rodney Strasser.
Uno che aveva giocato con discreta frequenza nel Milan e che venne mandato a Reggio per vivere un ulteriore step di crescita. Alla fine, per lui, le presenze furono 22 e il dato statistico legato alle apparizioni è l’unico segno che il tempo conserva del suo passaggio in amaranto.
Oggi, pur essendo tutt’altro che anziano, (31 anni) riparte dalla Serie D. Lo ha preso la squadra di cui si parlava da qualche giorno: il Cattolica. Giocherà in Serie D e in pochi lo avrebbero pronosticato visto il livello delle promesse che il suo talento offriva.
“Sono contento – aveva dichiarato qualche mese fa al giornalista Nicolò Schira – che gli amaranto siano tornati in B dopo tanti anni. A Reggio sono stato molto bene, peccato per la retrocessione. Un anno strano con 5 allenatori. Era la mia prima volta al Sud e trovai un pubblico bellissimo e una grande città. Sono stato molto bene in Calabria. Avevo chiesto consiglio a Gattuso che mi aveva invitato ad accettare il prestito alla Reggina. Il trasloco da Milano me lo organizzò suo cugino Francesco…”.