Il giornalista di Sportitalia non avrebbe valicato i confini della diffamazione

Si chiude con un’assoluzione con formula piena nei confronti di Michele Criscitiello la controversia giudiziaria tra il giornalista e l’allenatore della Reggina Alfredo Aglietti.

Nel 2014 il tecnico toscano, allora allenatore del Novara, querelò il giornalista di Sportitalia che lo aveva definito “allenatore scarso e presuntuoso. Soprattutto una garanzia per chi volesse far retrocedere le proprie squadre”. La difesa di Aglietti aveva chiesto un risarcimento danni di 100mila mentre il pm aveva chiesto una condanna per Criscitiello a pagare 2mila euro. Il giudice ha però assolto il cronista perché “il diritto di critica non valicava i confini della diffamazione essendo una critica sull’operato lavorativo e non sulla persona”.

Si chiude qui una vicenda andata avanti per ben 7 anni, tra frecciatine e risposte al veleno. L’ultima frecciatina al tecnico proprio alla lettura della sentenza quando Criscitiello avrebbe sottolineato al giudice: “I numeri di questi anni confermano quanto avevo detto all’epoca, Giudice. Aglietti non è un allenatore vincente”