Gli amaranto dopo la battuta d’arresto contro la Cremonese devono dimostrare di essere ancora sulla via giusta
Partite storie, in Serie B, ne possono capitare. Ciò che, invece, fa più male sono eventuali tunnel in cui una squadra va a cacciarsi, tenuto conto che basta un attimo per farsi inghiottire in situazioni diverse da quelle che si erano profilate. Squadre come la Reggina, dopo due sconfitte casalinghe consecutive nelle ultime tre giornate complessive, devono ricercare la continuità per evitare che la strada si complichi.
Gli amaranto di Alfredo Aglietti avranno un compito arduo, perché dovranno farlo sul campo di una corazzata. Una squadra che, invece, di sconfitte consecutive ne ha rimediate tre. Una formazione di alto livello che, però, fino ad ora non ha dimostrato il suo valore e forse arriva al match con più pressioni rispetto a quelle che gravano sulla Reggina.
Dare subito risposte importanti, subito dopo i primi scricchiolii, sarebbe un segnale importante che la squadra manderebbe al campionato, all’ambiente e a sé stessa. Tra il dire ed il fare c’è, però, una partita complicata in uno stadio storicamente ostico dove non si è mai vinto. Così come mai si è battuto il tecnico avversario Fabio Caserta.
lo stadio sarà anche ostico,ma se i ns calciatori dormono in campo,e fanno a gara a chi la combina più grossa,resta solo da piangere.Di questo passo contro l’Ascoli sarà un’altra figuraccia,perderemo 4 a 0,megio starsene a casa a vedere un film che guardar giocare questi cadaveri