Sono ex o persone con il cuore dichiaratamente amaranto, ma in campo si è avversari e al momento il trend è assai negativo
Quattro sconfitte consecutive come unico denominatore comune: la presenza di qualcuno che ha l’amaranto nel cuore o nel passato, che regala dispiaceri alla Reggina.
Si è partiti dalla Cremonese del ds Giacchetta. Uno amaranto nel Dna per sempre, la cui squadra ha inaugurato una crisi da cui oggi sembra difficile uscire.
Poi è toccato a Fabio Caserta. Nella Reggina non ci ha mai giocato, ma è dichiaratamente tifoso amaranto. Particolare che ribadisce spesso e volentieri. Con la squadra del cuore , da allenatore, non ha mai perso e quest’anno ne ha addirittura fatti quattro con il Benevento.
Poi è toccato a Sottil. Sullo Stretto non è molto amato, ma è un ex e ha spesso parlato bene della sua esperienza a Reggio. Al Granillo, però, si è preso i punti, anche con un pizzico di fortuna. E lui in dieci precedenti con la Reggina ha ottenuto sei vittorie e quattro pareggi.
E a Lecce? C’era Baroni. Uno che non ha mancato di riconoscere gratitudine alla Reggina. Anche lui, però, si è preso la posta in palio. Il trend è quasi allarmante. E attenzione perché domenica arriva l’Alessandria: quella di Simone Corazza e del ds Fabio Artico. Due che hanno Reggio nel cuore, ma nei novanta minuti avranno l’obiettivo di seguire la scia di chi li ha preceduti nella fiera degli ex che mettono nei guai la Reggina.
Corazza sta dimostrando di essere più che buono per la serie B, solo il nostro geniale ds non l’aveva capito… e ci siamo ritrovati con Vasic,
Speriamo non sia cosi anche perche nel Como ci sono Solini, Bertoncini e Gliozzi (che è di Siderno). E un’altra curiosita: l’allenatore del Como Gatto sostituì qualche anno fa l’esonerato Aglietti ….