L’aria cattiva attorno agli amaranto è evidente, ma la possibilità di raddrizzare la situazione c’è
Prima giornata di ritorno. La Reggina appare in caduta libera e oggi si fatica ad individuare quale possa essere lo strumento in grado di invertire la tendenza. Magari un po’ di fiducia che si può acquisire confrontando quella è classifica attuale con quella della passata stagione.
Si confida che, ovviamente, l’arrivo del nuovo allenatore possa rappresentare un punto destinato a giocare a favore.
Al momento gli amaranto hanno quattro punti in più della passata stagione. Possono essere pochi se si lotta per vincere, possono essere tanti se invece si deve tarare, come è stato fatto, le proprie ambizioni sul discorso salvezza.
Certo un anno fa la squadra iniziava a dare segnali di risveglio pareggiando con la Salernitana e iniziando a beneficiare del rendimento dei nuovi acquisti, da Montalto a Nicolas. Arrivarono quattro elementi che, collocati nell’undici titolare, rappresentarono gli innesti che fecero svoltare assieme all’arrivo di Baroni la squadra. Un portiere, un centravanti, un centrocampista come Crimi ed Edera. Oltre ad una serie di giovani come Okwonwko che ampliarono la scelta nelle rotazioni.
Fu un mercato chirurgico e condotto con largo anticipo rispetto al gong. Presupposti che, rispetto al sentimento generale, offrivano presupposti diversi. Certo è che, però, la possibilità di salvare le categoria ci sono evidentemente anche quest’anno, l’augurio è che si possa trovare il modo di sfruttarle al meglio.
