I neroverdi sono peggiore attacco e peggior difesa del campionato
Ultimo posto in classifica con soli 12 punti in 23 giornate. Il Pordenone, prossimo avversario della Reggina sabato alle 14 al Granillo per il match valido per il 24° turno, è stato staccato anche dal Vicenza (che ha impattato 2-2 a Pisa) dopo le gare dell’ultima giornata.
Una posizione che certifica una stagione nata male che non riesce a risollevarsi neanche con i vari cambi alla guida tecnica. Esattamente come la Reggina, sono tre gli allenatori che si sono succeduti sulla panchina dei friulani. Massimo Paci esonerato dopo appena due giornate, quindi Massimo Rastelli durato appena 6 gare e, infine, Bruno Tedino alla guida dei ramarri dal 18 ottobre scorso.
Cambi e rivoluzioni che non hanno dato nessuno slancio al torneo del Pordenone, i cui numeri sono più che mai deficitari. Appena due vittorie in campionato, al Teghil contro l’Alessandria il 30 novembre e al Curi contro il Perugia il 22 gennaio. Sei i pareggi, uno dei quali proprio contro la Reggina in Friuli nel match d’andata alla quinta giornata (fu il primo punto in campionato per i neroverdi). Ben quindici le sconfitte, l’ultima delle quali martedì scorso al Teghil contro il Cittadella.
Con 18 reti realizzate, quello del Pordenone è, assieme al Cosenza, l’attacco peggiore del torneo. Ma alla squadra di Tedino spetta anche il primato relativo alla peggior difesa con ben 44 gol incassati. Miglior realizzato è Butic con 4 reti, seguito da Di Serio e Cambiaghi con 3.
Altro primato, per nulla positivo, che spetta al Pordenone è quello relativo ai giocatori espulsi. Quella friulana è, infatti, la squadra che ha rimediato più cartellini rossi in questo torneo, ben 6.