Il bulgaro ha ritrovato il gol dopo quello realizzato contro la Spal
Non era iniziata bene la partita di Andrey Galabinov contro il Vicenza. Come era già avvenuto contro il Vicenza, il bulgaro aveva sbagliato una serie di sponde e di tocchi verso i compagni. Non esattamente una consuetudine per uno come lui, che sa fare bene il pivot quando è necessario.
In quel momento è arrivato qualche mugugno evidente dalle tribune e persino qualche timido fischio. Anche perché si vedevano errori che avevano accompagnato la prestazione del bulgaro anche contro il Pisa. Si tratta, però, di un calciatore che si nutre del gol e in genere le cose migliori le fa in area di rigore.
Come quando si è preso la palla e ha segnato il rigore che ha portato gli amaranto con i biancorossi. Lo ha fatto con grande freddezza e l’implacabilità dello specialista. Dopo la rete la sua prestazione è migliorata sotto tutti gli aspetti.
Zitto zitto il bulgaro si sta avvicinando alla doppia cifra. Sono, infatti, otto le sue realizzazioni il campionato.
L’obiettivo è, ovviamente, non fermarsi, anche perché la Reggina lo aveva preso con la consapevolezza di essersi portata in casa un attaccante da almeno quindici reti.
Traguardo che sarebbe stato raggiungibile senza quel blackout realizzativo che ha contraddistinto il calciatore nel lungo tunnel vissuto dalla squadra dopo la vittoria di Cosenza.