I due allenatori sono accomunati da un aspetto proiettato sui colori amaranto
Andrea Sottil e Roberto Stellone sono stati due ottimi calciatori. Prima di fare l’allenatore uno era un roccioso difensore che ha giocato soprattutto in Serie A e l’altro era un bomber che, pur avendo calcato i campi di massima serie, aveva qualità che senza i tanti infortuni lo avrebbero proiettato a fare meglio della buona carriera che ha fatto.
I punti in comune, però, sono anche altri. Ad esempio nel corso della carriera hanno avuto entrambi l’occasione di vestire la maglia della Reggina in massima serie e lo hanno fatto nella stessa stagione. Era il 2003-2004, esattamente.
Era la Reggina di Nakamura, quelle che nel precampionato riempiva gli stadi giapponesi che salutavano quello che era il più amato tra i talenti nipponici. 65.000 spettatori a Yokohama e c’erano anche loro: sia Sottil che Stellone. Era una Reggina che vantava i vari Paredes, Baiocco, Bonazzoli, Tedesco, Mesto, Torrisi, Jiranek. Per nomi era probabilmente la Reggina più forte di sempre.
Arrivò una salvezza anticipata, ma neanche troppo esaltante con Camolese che subentrò a Colomba. Alla fine della stagione entrambi lasciarono Reggio e si accasarono all’ambizioso Genoa in Serie B. Domenica Sottil e Stellone saranno avversari in panchina.