Il direttore sportivo della Cremonese si gode la promozione arrivata nell’ultima giornata di campionato
Il mestiere del direttore sportivo forse è meno facile di quello dell’allenatore. È la figura che spesso si prende più colpe degli altri, anche se alla fine i risultati arrivano. Ne sa qualcosa Massimo Taibi che negli ultimi mesi è spesso finito nel mirino, benché nei suoi quattro anni a Reggio la squadra abbia sempre centrato i risultati che gli sono stati chiesti.
Qualche critica a Reggio se la prese anche Simone Giacchetta, per il quale non valse neanche il suo passato da bandiera amaranto. Oggi il direttore sportivo si è preso la Serie A a Cremona, dopo essere ripartito dall’Albinoleffe. Quella massima serie che da direttore sportivo della Reggina arrivò a sfiorare la promozione, con un segno interrotto bruscamente da quella saetta di Rigoni a Novara.
Quella squadra era imbottita di calciatori provenienti dal settore giovanile e di giovani provenienti dalla Serie C con pochi elementi esperti che facevano la differenza come Puggioni, Tedesco e Bonazzoli.
Tra le poche belle immagini della stagione 2021-2022 sicuramente il momento in cui Jack è andato sotto la Curva Sud e si è preso l’ovazione di quella che lui considera la sua squadra più di ogni altra. E dopo vent’anni di amaranto sarebbe stato difficile credere ad una realtà diversa.