Il club amaranto è costretto a ripartire
É stato un sabato pomeriggio surreale quello vissuto dai tifosi della Reggina che hanno visto il loro allenatore in pectore concludere la sua esperienza in amaranto con uno scambio di battute a distanza con il presidente. Non un bello spettacolo, che solo una quindicina di giorni fa sembrava difficile da immaginare per una società che aveva scelto di voltare pagina.
Le circostanze, invece, impongono di non perdere troppo tempo in polemiche, poiché già è tanto quello da recuperare quando al 10 luglio la Reggina è di fatto ancora senza allenatore.
Il problema in questo momento riguarda unicamente il progetto sportivo, oggi vistosamente indietro rispetto a quello delle altre compagini. I ringraziamenti per il salvataggio operato restano, ma per non disperdere tutto serve accelerare.
Inutile fare polemica adesso, c’è da spingere affinché si creino i presupposti affinché il campionato della Reggina dia un senso ad oltre 40 giorni di tribolazioni finite con la salvezza del club. C’è da tifare per la Reggina e ora servono risposte. Le polemiche prossime si spera possano arrivare con il campo, ma già il nuovo corso qualche bonus se l’è giocato.
Un vero peccato! Dalle premesse di questa nuova società non mi aspettavo si arrivasse a tanto
Dov’è la trasparenza tanto decantata?
Prima,lite con Taibi,poi con Stellone ed ora siamo in un vicolo cieco
Peccato perché avevo avuto tanta fiducia ed avevo pensato:finalmente una svolta seria
Qua stanno spuntando McKee funghi nuovi debiti ogni giorno .. la realtà dei fatti nessuno la sa o nessuno la dice x intera .. speriamo bene 🙏🏽
Tu la conosci sicuramente però dopo tutto quel dispiegamento di forze , tutti quei controlli diurni e notturni di specialisti del settore economico adesso si parla di debiti che spuntano giornalmente ma siamo seri oppure questi pseudo esperti non capiscono un emerita mazza mi auguro solo che la tua sia una sensazione personale altrimenti fosse vero ciò che affermi significa che siamo finiti peggio di come eravamo
La società aveva già deciso X la discontinuità ,l’assunzione di Martino lo confermava non capisco perché abbiano perso tutto questo tempo , speriamo di non pagare troppo queste situazioni.
infatti proprio da li nasce il problema. Anche se per logica sarebbe stato meglio e piu pratico continuare sulla scia della precedente gestione tecnica, la nuova società era padronissima di decidere di cambiare. invece si è rimasti con un piede in due scarpe è proprio il caso di dire. Hanno messo la faccia, han fatto bei discorsi e han salvato il calcio a Reggio, benissimo, si è parlato comunque di affare, ricordiamolo. Cosa manca adesso? Si prendano la responsabilità delle loro azioni e decisioni senza andare in cerca di alibi e senza nascondersi dietro al dito. Mi dispiace ma il modo di fare di Martino non è adatto, ne ai tempi, ne alla categoria, se se ne accorgono adesso che ha palesato tutti i suoi limiti, bene, altrimenti pazienza. Si tifa la Reggina alla fine