In attesa dell’allenamento a porte aperte, la squadra ha lavorato al centro sportivo Sant’Agata
La Reggina si è lasciato un lunedì di lavoro. Una ripresa diversa dal solito, tenuto conto che mai gli amarnato di Inzaghi avevano fatto i conti con una sconfitta casalinga. Un dato che si posa con quello dei tre ko nelle ultime quattro giornate.
Non è, però, suonato nessun campanello d’allarme in casa amaranto. La squadra ha lavorato al centro sportivo Sant’Agata ed è probabile che tra le mura dello spogliatoio si sia detto che le sconfitte erano ampiamente evitabili. Un punto di vista che da un lato non scalfisce la consapevolezza degli amaranto, dall’altro incita a evitare errori che sono costati partite che gli amaranto avrebbero potuto addirittura vincere.
Non ci sarebbe, inoltre, intenzione da parte della società di mettere pressione ai calciatori della Reggina, considerato che quest’anno non c’è l’obiettivo irrinunciabile di ottenere la promozione. Tant’è nessun vertice societario sarebbe stato presente al centro sportivo.
L’unico dato certo è che la settimana si è aperta con una speranza in più: quella di riavere a breve Santander a disposizione. I progressi del paraguaiano saranno monitorati nel cammino di avvicinamento verso la sfida di Cagliari. C’è un cauto ottimismo rispetto alla possibilità che possa far parte della spedizione che partirà alla volta della Sardegna.
Nella Vita come nello Sport vince chi commette meno errori e l’averlo fatti in ravvicinata sequenza deve essere un chiaro campanello di serio all’arma, ci può stare l’errore ma un filotto di errori elementari è vergognoso, vergogna che abbiamo avuto noi sul primo e terzo gol in particolare, il fallo da rigore atteso dall’attaccante e scioccamente arrivato…!