A Venezia la sqadra di Inzaghi potrà ancora una volta misurare le proprie ambizioni
Quando si parla di Serie B si rischia di dire un cumulo di validissime banalità. Che ogni partita è difficile, che ogni squadra può subire un calo da un momento alltro e che nessun obiettivo è centrato fino a quando lo è davvero.
Certo è che ci sono momenti che possono essere più decisivi di altri. La Reggina, ad esempio, sembrava essere finita in una spirale di negatività e sfortuna, ma ha dato l’ida di esserne uscita con grande merito con una grande vittoria del Genoa. Quello che spesso in categoria è più difficile è dare continuità, soprattutto dopo essersi rialzati.
Venezia per gli amaranto sarà un banco di prova di fondamentale importanza. Il risultato pesa fino ad un certo punto, ma conterà molto di più il modo in cui la Reggina si approccerà alla sfida e se sarà in grado di capitalizzare più del solito ciò che produce. Quello che, per intendersi, non è accaduto a Modena o Parma, dove singoli episodi hanno dato tre punti agli avversari.
L’avversario è di quelli complicatissimi. Arriva alla sfida con la Reggina mascherato da squadra in difficoltà per effetto della classifica, ma ha una rosa di primordine. Con Inzaghi, però, non c’è possibilità il Venezia venga sottovalutato dalla squadra.
Appuntamento alle ore 14 con il match.
…..fine 1° tempo. L’ombra della Reggina d Lunedì scorso contro il Genoa si esibisce in quel di Venezia con la solita supponenza della squadra dominante che affronta la penultima in classifica. Sicuramente Pippo non ha bisogno di suggerimenti e solo lui ha il polso della situazione ma da quello che ho visto nel corso della prima frazione di gioco gli suggerisco vivamente di lasciare al loro posto i vari Giraudo, Gori e Rivas, e cioè in panchina. Per non parlare di un Hernani inconcludente e improduttivo.
Che la sorte ci assista nella secondo tempo. Forza Reggina