Il francese sta convincendo tutti, adesso lo si attende di nuovo decisivo
Nessuno ha più dubbi sul fatto che Jeremy Menez sia un pilastro del progetto tecnico di Filippo Inzaghi. Un lusso che in pochi possono permettersi. Contro il Benevento la sua uscita ha dato l’idea di togliere un po’ di consistenza alla squadra. L’effetto opposto si era avuto, invece, contro il Venezia quando era entrato in campo nel secondo tempo.
Due indizi fanno una prova che aiuta a convincere anche i più scettici. Perché Menez, pur non brillando, contro i sanniti è statoprotagonista di un paio di ripiegamenti difensivi che dimostrano che al terzo anno a Reggio ha trovato un legame profondo con la maglia amaranto. Al punto da mettere da parte quella simil-indolenza che forse lo ha privato della possibilità di diventare un top del calcio mondiale, a fronte di un talento cristallino.
A responsabilizzarlo anche una fascia di capitano. Adesso, però, c”è di nuovo bisogno di lui nelle cose che riesce a fare meglio: gol o assist. Le fredde statistiche dicono che non arriva nessuna delle due cose dallo scorso 8 ottobre. Era il derby con il Cosenza. I tifosi lo aspettano con fiducia. Quella fiducia che lui si è meritato sul campo in questa stagione.
Sempre più uomo squadra .sembra che quando esce dal campo anche hernani nei trenta metri perda il suo pivot di riferimento .il problema primario oggi non è davanti dove possiamo solo recuperare giocatori importanti ma recuperare la consistenza difensiva e cominciare ad incassare meno goal e non voglio essere ripetitivo ma uscita di crisetig ha un po’ tolto filtro in mezzo .