Il ko a Marasssi dei ciociari sottolinea come i valori di classifica siano ancora tutt’altro che consolidati
Con eccessiva riverenza è stata accolta la sconfitta subita dalla Reggina contro il Frosinone. La squadra di Grosso è forte, merita di stare in alto, ma non c’è un abisso tra lei ed altre. Reggina in primis. Lo dimostra il fatto che nelle ultime cinque gare ha vinto una sola partita: proprio contro gli amaranto.
Una partita condizionata dall’errore difensivo che ha rotto un equilibrio assoluto durato mezz’ora. Un episodio che ha portato ad un quarto d’ora di sbandamento. Poi dopo un inizio di ripresa promettente da parte della Reggina è arrivata una giocata estemporanea, l’eurogol di Insigne, a chiudere i giochi. Giocare poi sulle ali dell’entusiasmo è stato un gioco da ragazzi.
Questo non ridimensiona il valore dei ciociari, ma ricorda che in Serie B ad ogni partita tutto si azzera. Tutti possono vincere contro tutti e ogni partita va aggredita come se si giocasse con la prima della classe. In quel caso pesò forse anche il fatto che i giallazzurri si fossero presentati al Granillo con quattro uomini cambiati, giocando dopo tre giorni. La Reggina, invece, confermò l’intera squadra che aveva vinto bene prima a Brescia.
Il Frosinone nelle ultime cinque partite ha vinto solo una volta, ottenendo sei punti. Nello stesso arco di tempo la Reggina ha centrato otto punti (pareggio con il Benevento nel modo che si sa, vittoria a Brescia, ko con i ciociari, vittoria a Como e pari con il Bari). Il paradosso è che la Reggina abbia recuperato due punti alla battistrada, pur avendo perso lo scontro diretto.
L’insegnamento è che nulla è scontato. E il prossimo impegno durissimo per la Reggina si chiama Ascoli.
…la prossima sarà, e dovrà esserlo, una vittoria. Un’altro risultato non servirebbe a nulla ed inficerebbe tutto quello, ottimo, fatto fino ad ora.