Il centrocampista sarà assente per squalifica e occorre considerarla un’assenza pesantissima

Se le cose andranno come devono, un giorno Giovanni Fabbian scriverà la sua autobiografia in cui parler dei suoi successi da calciatore e della sua consacrazione a Reggio Calabria. In particolare dirà come, da ragazzino arrivato quasi a far numero, è diventato il pilastro della Reggina di Pippo Inzaghi. Doveva essere un’alternativa, oggi si fatica a farne a meno. Da quando ha esordito in Coppa Italia contro la Sampdoria non ha saltato neanche una partita.

22 presenze e 7 reti in campionato. Niente male per uno che di mestiere fa la mezzala. Per gli schemi della Reggina deve essere considerato alla stregua di un bomber, considerato che molti schemi sono collaudati per portarlo alla conclusione sfruttando gli spazi aperti da Menez che non dà punti di riferimento alle difese avversarie.

E la Reggina si presenterà a Palermo senza il suo capocannoniere principe, squalfiicato. Sarà una specie di novità, dato che mai gli amaranto hanno rinunciato al loro enfant prodige. Solo in una circostanza è partito dalla panchina. Il precedente risale alla trasferta di Como. Era l’11 dicembre, giocò una ventina di minuti e alla fine arrivò una vittoria. Tuttavia, ai fini del successo furono decisivi gli ingressi dei “titolari” nella fase finale del match.