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“Il patto è stringersi di più”. Al via la promo per Reggina-Pisa

Prezzi speciali per gremire gli spati del Granillo in occasione della sfida contro la squadra di D’Angelo

Promo speciale per i tifosi amaranto in vista della sfida in programma sabato 11 febbraio alle 14.00 al Granillo tra Reggina e Pisa.

A partire dal pomeriggio di martedì 7 febbraio, sarà attiva la vendita per l’acquisto del tagliando d’ingresso relativo alla gara valevole per la ventiquattresima giornata del campionato di Serie BKT 2022/23.

Chi è titolare di un abbonamento intero o donna (valido per tutti i settori dello stadio) o chi acquisterà un tagliando intero o donna, avrà diritto a un secondo titolo di accesso a un prezzo speciale in tutti i settori dello stadio (Tribuna VIP esclusa). Di seguito i prezzi della promo:

I titoli di accesso alla gara saranno acquistabili presso il gabbiotto all’ingresso del Centro Sportivo Sant’Agata ed il Reggina Official Store di Corso Garibaldi 505.

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Francesco Stracuzza
Francesco Stracuzza
1 anno fa

Decisione giusta della società relativa ai prezzi in promozione, dovrebbe essere sempre così vista le difficoltà economiche delle famiglie è l’unico modo per riempire lo stadio perché non è una mancanza di affetto verso la Reggina credo sia un problema economico e quindi tanta gente può vedere le partite a casa con dei costi irrisori senza dover andare allo stadio. Quindi ben vengano queste promozioni per permettere a molta più gente di andare allo stadio e stringersi alla squadra soprattutto nei momenti difficili.
Forza Reggina sempre.

vincenzo
vincenzo
1 anno fa

Dopo la delusione di Palermo che è stato un impasto variegato di errori difensivi (effettivamente troppi e reiterati), nuovi errori arbitrali e sterilità offensiva ormai cronica ci resta l’immagine di una squadra, la nostra, che ha tenuto in mano il pallino del gioco e l’altra a difendersi e a giocare (e purtroppo a far male) in contropiede.

Era accaduto anche a Bolzano di vedere una squadra impegnata a difendersi (il Sudtirol) e l’altra impegnata ad attaccare, purtroppo sterilmente e pagando pegno agli incalliti solisti amaranto (uno su tutti che gioca a destra) che si intestardiscono a voler vincere le partite da soli, ciò che forse non riusciva neanche al grande mitico indimenticabile Diego.

Ricordo che il Sudtirol e Palermo, indietro a difendersi dagli attacchi (purtroppo sterili) della Reggina, giocavano in casa e sono anche le due più belle realtà del momento in serie B.

Detto questo, provo ancora una volta, a dirla con i numeri che poi restano l’unico elemento in grado di stabilire chi va in “A”, chi resta in “B” e chi va in “C”.

E la nostra Reggina, che ha accumulato così tanto fieno in cascina nel girone di andata, può continuare, pur sentendo di più il fiato sul collo degli avversari, a guardare ancora quasi tutti dall’alto in basso visto che anche che i -2 del Genoa sono quasi automatici, mentre i -2 della Reggina ventilati ieri dal giornale rosa assomigliano più ad un gossip scandalistico promosso da un rotocalco, sempre rosa, che non meriterebbe ulteriori commenti (come si può paragonare il caso, più che fondato e noi della Reggina ne sappiamo qualcosa, del Genoa al caso-non caso della Reggina ?).

Oggi i numerici dicono due cose:

– i posti disponibili per la promozione diretta – a meno che i ciociari non optino per il suicidio – sono uno e non più due (il Frosinone, squadra forte e tetragona a cui però va tutto bene viaggia anche a favore di calendario; incontrerà, infatti le più forti nelle ultime cinque giornate, in ordine Cagliari (fuori), Sudtirol e Reggina (in casa), Pisa (fuori), Genoa (in casa) e Ternana fuori all’ultima giornata.
– la classifica di vertice non è più spaccata in due tronconi: Frosinone, Reggina e Genoa da una parte con il resto della comitiva che segue a distanza.

Delle tre di vertici, infatti, una è ormai in fuga (e probabilmente è quella decisiva) e le altre due sono state risucchiate dalle altre che prima seguivano a distanza.

La classifica per il secondo posto utile dice quindi che la Reggina, nonostante le tre sconfitte su quattro già rimediate nel girone di ritorno, continua ad avere un punto in più e virgola sul Genoa (che subirà l’automatismo della penalizzazione di due punti ed al momento è in svantaggio sugli scontri diretti) ed un punto e mezzo sul Sudtirol (Reggina in vantaggio sugli scontri diretti), tre punti in più sul Bari, 5 e mezzo sul Palermo, 6 sul Parma e sulla Ternana e 7 sul Cagliari (tanto nei confronti di queste ultime quattro squadre).

Cosa è accaduto, negli ultimi quattro campionati a 20 squadre (quelli compresi nell’intervallo temporale tra il torneo 2018-19 ed il torneo 2021-’22; l’ultimo torneo a 20 squadre si è tenuto nell’anno calcistico 2002-’03), alla prima e alla seconda della classifica alla 23esima giornata:

– nel 2021-’22, Cremonese e Lecce, rispettivamente, 44 e 43 punti, alla 23esima giornata; Lecce (71) e Cremonese (69) alla 38esima giornata;
– nel 2020-’21 Empoli e Chievo (a pari punti con altre due squadre), rispettivamente, 44 e 39 alla 23esima giornata (la Salernitana stava a 38 punti); Empoli e Salernitana (rispettivamente 73 e 69 punti) alla 38esima giornata;
– nel 2019-’20 Benevento e Crotone (a pari punti con altre due squadre), rispettivamente, 54 e 37 punti alla 23esima giornata; Benevento e Crotone (rispettivamente 86 e 68 punti) alla 38esima giornata;
– nel 2018-’19 Brescia e Lecce rispettivamente, 42 e 38 punti alla 23esima giornata; Benevento e Crotone (rispettivamente 86 e 68 punti) alla 38esima giornata; Brescia e Lecce, rispettivamente, 67 e 66 punti alla 38esima giornata.

Gli ultimi quattro campionati ci suggeriscono sostanzialmente due cose:

– sette delle otto squadre che avevano in tasca la promozione diretta alla 23 esima giornata, si sono confermate anche all’ultima di campionato (unica eccezione il Chievo del torneo 20-’21 che ha però ceduto il passo a chi, la Salernitana, lo tallonava di un solo punto;
– in tre tornei dei quattro presi a prestito (escluso l’ultimo 21-22) 39 punti alla 23esima giornata sono stati un gruzzoletto utile a guadagnare la promozione diretta a fine campionato; anzi uno in più rispetto alle promosse 20-’21 e 18-19 (Salernitana e Lecce che vantavano 38 punti) e due in più rispetto alla promossa 19-20, il nostro corregionale Crotone che vantava 37 punti.

I dati ci dicono quindi che nonostante il fieno prezioso non incamerato nel girone di ritorno, l’ingente quantità di fieno accumulata nel girone di andata ci consente di nutrire speranze che la statistica degli ultimi tornei considera più che allettanti.

Ed i dati ci dicono inoltre che è difficile, per chi sta dietro recuperare tanti punti a chi sta davanti visto che l’unico caso delle quattro coppie che stavano davanti (otto squadre in tutto), verificatosi nel 20-’21, ha visto il recupero di chi inseguiva ad un solo punto, appunto la Salernitana a 38 punti che si farà preferire al Chievo a 39 punti.

E se i numeri hanno un senso ciò restringerebbe la lotta alle tre squadre di vertice (Frosinone escluso) che dimorano tra 38 (Genoa e Sudtirol) e 39 punti, appunto la nostra Reggina ed escluderebbe Bari (-3) Palermo (-5 e mezzo) ed il resto della comitiva (Parma, Ternana e Cagliari)

Bisogna quindi sempre guardare al bicchiere mezzo pieno (i punti che abbiamo incamerato nel girone di andata e che …valgono anche nel girone di ritorno) piuttosto che al bicchiere mezzo vuoto (i punti non incamerati nel girone di ritorno) visto che il bicchiere mezzo pieno ci dice che coloro che alla 23esima giornata avevano un piede in serie “A” lo hanno poi conservato anche alla 38esima giornata.

Poi è chiaro che tutte le casistiche statistico-matematiche ci assegnavano maggiori percentuali a fine del girone di andata piuttosto che dopo la quarta del girone di ritorno, come è sufficientemente chiaro che la nostra è una squadra in crisi, quasi sempre suicida, di risultati più che di gioco che ha continuato a macinare, sterilmente purtroppo, sia in casa con la Spal che a Bolzano e Palermo: poi gli episodi e i suicidi che hanno determinato tali episodi hanno fatto il resto.

Come è altrettanto chiaro che non va bene se nel girone di ritorno si fanno meno punti dell’ultima in classifica (il Cosenza) e si perde tre volte tanto l’ultima in classifica (una sola volta il Cosenza, tre volte noi).

Poi che bisogna guardare (e chi è chiamato e pagato per farlo certamente lo farà) ai troppi svarioni difensivi che hanno spesso spianato la squadra agli avversari rintanati nella loro area; a quanto si balla nei calci d’angolo avversari, alle troppe anemie o solisti in attacco che puntualmente sprecano una quantità ingente di palloni che la nostra squadra crea.

Bisogna guardare anche ai troppi errori arbitrali ?

Forse sì e chi può farlo, protestano nei dovuti modi, meglio di un presidente di calcio che nell’ambiente potrebbe godere di privilegio di ascolto come pochi: quanti altri presidenti di calcio sono stati prefetti e arbitri di calcio della massima serie ?

Se le statistiche non sbagliano (e spesso è così) i nostri avversari resterebbero Genoa e Sudtirol; escluderei quindi anche il Bari, sia per i punti di distacco da ben tre avversari, e sia perché squadra troppo lunatica, capace di grandi fiammate ma anche di pause clamorose:

– miglior attacco della serie B frutto soprattutto di cinque partite (21 dei 38 gol realizzati: media gol a partita 4,2 gol a partita) mentre quasi sterile nelle restanti 18 partite (17 gol, meno di un gol a partita: assai meno di Venezia e Spal quart’ultima e terz’ultima, rispettivamente 1,13 e 1,17 gol a partita).

Se escludiamo il Bari (quasi impossibile – e comunque mai accaduto negli ultimi tornei – recuperare tre punti a tre squadre in 15 giornate) anemico quasi sempre (8 partite su dieci) e straripante qualche volta (2 partite su dieci) e con troppi pareggi sul groppo, non possiamo che escludere chi sta sotto, ad iniziare dal primo che sta sotto, appunto il Palermo, che dovrebbe recuperarci sei punti: i cinque di distacco della classifica non gli basterebbero, perché gli siamo avanti nello scontro diretto, resterebbero il Genoa, che ci stava già da prima, ed il Sudtirol che da Bisoli in poi, al contrario di noi, deve tutte le sue fortune ad una cerniera difensiva quasi invalicabile (al netto di gol impossibili, vedi il nostro di Jeremy): 17 gol subiti in 20 giornate (0,85 a giornata) secondo migliore score difensivo dopo il Frosinone.

Bisoli il cui arrivo a Bolzano è stato propiziato proprio dalla nostra … Reggina, dopo appunto l’umiliante 0-4 rimediato al Granillo e che con la sua coppia difensiva straordinaria (Curto e Zaro) sta, con le debite proporzioni, quasi replicando quanto lo stesso Sudtirol aveva fatto in difesa nella sua straripante galoppata in C1; 90 punti finali frutto di una difesa imbattibile che è riuscita, dopo 38 giornate, a restare in cifra semplice: solo 9 gol subiti in 38 gare con Curto e Zaro tra i maggiori alfieri difensivi.

Curto e Zara, per dire come si erano messe bene le cose a Bolzano che poi non abbiamo sfruttato a dovere, che già al 28esimo del primo temo avevano entrambi rimediato un’ ammonizione che di fatto avrebbe potuto tagliare loro le gambe, poi ritrovate, come sappiamo, dal gol dell’istruito Raphael Odogwu, laurea in economia e commercio con tesi in “legislazione d’impresa per abbattere sempre più lo stereotipo del calciatore ignorante”.

Insomma, nonostante le tre sconfitte in quattro giornate, le nostre carte da giocare per la promozione diretta sono rimaste quasi intatte, tranne per un cliente in più, appunto il Sudtirol visto che del Genoa già sapevamo.

Sul Sudtirol abbiamo un vantaggio di …due punti (se ce ne recupera solo uno gli staremmo comunque davanti) con il Genoa, de facto e de iure a 38 punti, un vantaggio di un punto e mezzo: abbiamo già vinto lo scontro diretto nel terreno più congeniale al Genoa (fuori casa) e avremo lo scontro diretto nel terreno meno congeniale al Genoa (a casa loro) e più congeniale a noi (…a casa degli altri) perché la statistica a volte si legge al contrario visto che le sue squadre giocano e producono di più fuori casa e meno tra le mura amiche: solo quattro vittorie in casa per entrambi (il Genoa su 11 partite ed il Sudirol su 12 partite: praticamente solo una su ogni tre giocate).

E la soluzione al rebus si consumerà soprattutto al Druso, al Luigi Ferraris (più noto come Marassi) e al Granillo visto che le tre squadre non hanno nulla da rimproverarsi fuori casa (Genoa, Sudtirol e Reggina, rispettivamente 3°, 4° e 5° della classifica esterna) e hanno molto da rimproverarsi in casa (Reggina, Genoa e Sudtirol rispettivamente 6°, 8° e 9°) con uno sbalzo di posizione tra mura amiche e fuori maggiore nel Sudtirol e Genoa (-5 posizioni tra le due classifiche 3° e 4° contro 8 e 9 posizione) e assai minore per la Reggina (-1 posizione tra le due classifiche: 5° e 6°).

Numeri che ci dicono che tutto sommato la Reggina risulta, tra le tre squadre, la più equilibrata delle tre visto che in casa vince comunque più del 50% delle partite giocate (6 su undici) e le altre due assai meno del 40% (36% il Genoa e 33% il Sudtirol).

Se il Genoa ed il Sudtirol invertiranno questa loro tendenza che li vede quasi anemiche in casa (solo 10 i gol realizzati dal Genoa e 14 quelli del Sudtirol con una giornata in più, contro i 21 della Reggina con una giornata in meno) allora saranno due clienti particolarmente ostici con i quali fare i conti, altrimenti andrà meglio per noi, a condizione, ovviamente, di rivedere i troppi svarioni difensivi che hanno condizionato (leggasi rovinato) le nostre ultime prestazioni.

Il Genoa dovrà vedersela in casa con Palermo, Spal, Cosenza, Ternana, Reggina, Perugia, Ascoli, Bari
Il Sudtirol con il Como, Palermo, Perugia, Spal, Bari, Genoa, Cittadella,
la Reggina con Pisa. Modena, Parma, Cagliari, Venezia, Brescia, Como, Ascoli

Suddividendo la classifica in tre tronconi:
– dalla 2° (de facto e de iure la Reggina) alla 4° (Frosinone) per l’accesso alla promozione diretta;
– dalla 5° (Bari) alla 11° (Modena) per l’accesso ai play off;
– dalla 12° Cittadella alla 20° (Cosenza) per evitare la retrocessione

Il Genoa avrà in casa uno scontro diretto (con la Reggina), tre scontri con squadre che lottano per i play off (Palermo, Ternana e Bari) e quattro scontri contro le squadre che lottano per restare in A (Spal, Cosenza e Ascoli).

Il Sudtirol uno scontro diretto (con il Genoa), due scontri contro squadre che lottano per i play off (Palermo e Bari) e tre scontri contro squadre che lottano per restare in A (Como, Spal e Cittadella)

La Reggina nessuno scontro diretto (ha già giocato – e vinto! – in casa sia con il Genoa che con il Sudtirol), quattro scontri contro squadre che lottano per l’accesso ai play off (Pisa, Modena, Parma e Cagliari tutte di seguito) e quattro contro squadre che lottano per non retrocedere (Venezia, Brescia, Como e Ascoli tutte di seguito).

Anche nel terreno in cui ci si giocherà tutto (tra le mura amiche dove nessuno dei tre brilla) la Reggina partirebbe con i favori del pronostico, sia perché non ha nessuno scontro diretto e sia perché nelle ultime quattro giornate in casa (di solito quelle decisive) incontrerà di fila quattro delle candidate alla retrocessione con la speranza (per noi ovviamente e non per loro) che qualcuna di loro, non ci complicherò troppo la vita perché di fatto già virtualmente, se non matematicamente, retrocessa.

Bisogna capire di quale faccia della Reggina disporremo in queste ultime 15 giornate:

– della Reggina spavalda e autorevole (anche nei risultati) della prima parte del campionato (troppa grazia San Antonio!), quella dell’intervallo temporale compreso tra la prima e l’ottava giornata in occasione del derby con il Cosenza (vincere il derby evidentemente ci porta male accadde la stessa cosa anche nel campionato 2021-’22, dopo Cosenza l’incubo: un punto in 9 partite!): miglior attacco (17 gol, più di due gol a partita, esattamente 2,125), miglior difesa (3 soli gol subiti, 0,37 gol a partita) e primo posto solitario in classifica (18 punti pari a 2,25 punti a partita). Se la marcia fosse rimasta quella delle prime otto giornate (e qui ci vuole ancora un troppo grazia San Antonio) oggi la Reggina avrebbe 52 punti (uno in più del Frosinone ed io non avrei ancora perduto la mia scommessa sulla Reggina vincente giocata, all’inizio del campionato, a quota 100) starebbe a 49 gol realizzati (13 in più del Frosinone e 15 in più di quanti ne vanti oggi effettivamente la nostra quadra) e soprattutto il nostro ultimo difensore (leggasi portiere) si sarebbe chinato a raccogliere la palla finita alle sue spalle 13 volte in meno di quanto lo abbia fatto perché i gol subiti sarebbero rimasti ancora abbondantemente sotto la doppia cifra, esattamente 8,6, oltre 4 in meno di quanto non sia riuscito a fare il Frosinone. Cosa è accaduto dopo Cosenza alla nostra difesa ?
– della Reggina sempre spavalda e autorevole, ma con risultati assai meno brillanti per colpa di una difesa diventata, improvvisamente, facilmente perforabile, della seconda parte del campionato, quella dell’intervallo temporale compreso tra la nona e la quattordicesima giornata: 8 punti in 6 giornate, 1,33 punti a partita, media assolutamente in sufficiente non solo per la promozione diretta ma anche per l’accesso ai play off, 9 gol realizzati (1,5 a partita) e troppi gol subiti, 10 esattamente pari a 1,67 gol a partita: con tale media di gol subita per l’intero campionato (non è per fortuna il caso della nostra Reggina) si finisce, grazia (si fa per dire) agli oltre 63 gol subiti, o ultimi o penultimi.
– della Reggina della terza parte del campionato, quella dell’intervallo temporale compreso tra la quindicesima e la diciannovesima che hanno visto una Reggina ritornare solida in difesa e restare con la porta inviolata, eccezion fatta per la prova sfortunata contro il Frosinone, in ben quattro occasioni su cinque delle partite disputate esclusa) delle cinque partite disputare giornata: 10 punti in 5 giornate, 2 punti a partita, media più che sufficiente per occupare uno dei primi due posti della classifica finale, ed appunto solo 3 gol subiti in cinque partite; 0,6 a partita che perseguita per l’intero campionato ci avrebbe restituito, più o meno, gli stessi gol subiti dal Frosinone (13,8 per l’esattezza).
– della Reggina vista nel girone di ritorno: sempre a tenere il bandolo della matassa del gioco ma disastrosa per risultati e suicidi in difesa: 3 punti in quattro partite: 0,75 a partita media da retrocessone diretta; 4 gol fatti e soprattutto 6 subiti, media di 1,5 gol subiti a partita; 57 se proiettati per l’intero campionato, appena due in meno di quanti ne ha subiti l’anno scorso l’Alessandria poi retrocessa (giusto per dare un dato, ovviamente, non è assolutamente il caso della Reggina che quest’anno deve e può puntare, legittimamente, alla promozione diretta).

Quale Reggina ci troveremo di fronte in queste ultime quindici gare finali ?

– con la Reggina della prima parte del torneo (troppa grazia San Antonio! e sono tre), quella vista e ammirata dalla prima all’ottava giornata, si tornerebbe a volare;
– con la Reggina della seconda parte del torneo, quella vista e non sempre ammirata, della nona-quattordicesima giornata, agganceremmo i play off (quinto-sesto posto utile)
– con la Reggina della terza parte del torneo, quella vista dalla quindicesima fino alla fne del girone di andata, non torneremmo a volare come per quella ammirata nella prima parte ma nessuno ci toglierebbe il paradiso della “A”
– con la Reggina (disastrosa) vista nel girone di ritorno ci salveremmo di sicuro ma falliremmo quasi certamente l’aggancio ai play off.

Nella considerazione che anche in queste tre ultime sconfitte la Reggina non è mai stata messa sotto e le tre vincenti abbiano giocato, e vinto, di rimessa e difendendosi e noi perduto per suicidi difensivi inaccettabili per un torneo professionistico, proviamo a correggere tutti i nostri mali (disastri difensivi, e già una volta, in questo stesso torneo, ci siamo riusciti, e magari acquisendo, contemporaneamente, più concretezza e ferocia in attacco) e nulla ci sarà più precluso.

Forza Reggina

Vincenzo

Salvatore
Salvatore
1 anno fa
Reply to  vincenzo

Ho letto solo metà del commento, l’altra metà la leggerò stasera. Ancora due righe io le avrei aggiunte….

Vincenzo
Vincenzo
1 anno fa
Reply to  Salvatore

Hai ragione Salvatore, me ne sono reso conto subito dopo: è stato un commento davvero troppo sintetico e superficiale. La prossima volta starò più attento.

Saverio
Saverio
1 anno fa
Reply to  Vincenzo

Il commento è di notevole livello…. Tuttavia non sono così tendenzialmente ottimista….ho visto una squadra costantemente involuta rispetto alla prima parte di campionato. Ho seguito tutte le partite in casa e sono stato a Modena e Brescia. Da sabato vedrò la partita in TV perché non sono d’accordo su:
1) Il mantra asfissiante del RICORDATEVI DA DOVE SIAMO PARTITI.
2)ABBIAMO UN PROGETTO TRIENNALE .
3)NOI NON DOBBIAMO VINCERE PER FORZA IL CAMPIONATO
4) CAMPAGNA ACQUISTI A GENNAIO DELUDENTE.
5)SANTANDER È INFORTUNATO…
Auguri e forza Reggina ma io ci avrei messo più decisione e cattiveria, vista l’annata avrei cercato di vincere il campionato quest’anno perché non so se mi ricapita. Saluti.

Vincenzo
Vincenzo
1 anno fa
Reply to  Saverio

Caro Saverio, totalmente d’accordo con te sul “mantra”, i numeri, magari sottovoce, continuano a dirci che nonostante le tre recenti sconfitte sbaglieremmo a darci per vinti in partenza, come sbaglieremmo a confidare troppo nel famoso triennio perché nessuno ci assicura che nei prossimi due anni alla 23esima staremmo ancora… lassù: cerchiamo quindi, e con tutte le nostre forze, di restarci!
P.S. Ottima l’iniziativa dei prezzi accessibili a tutti per la prossima partita: mi aspetto almeno quindicimila assatanati a spingere (sempre civilmente come sappiamo fare noi) la palla dentro la rete del Pisa!
Saluti a tutti e forza Reggina !
Vincenzo

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