Dalle colonne della Gazzetta del Sud  le parole del presidente amaranto

Le tre sconfitte consecutive, i malumori della piazza e le ambizioni della società. Intervista a 360 gradi sulle colonne della Gazzetta del Sud al presidente della Reggina Marcello Cardona.

In merito alla gara di sabato scorso al Granillo contro il Pisa Cardona ha affermato: «Qui è successa una cosa incredibile. Bisogna essere dentro per sapere come stanno le cose in modo da evitare i facili, gratuiti commenti. Sette dei nostri ragazzi lamentavano febbre e dissenteria, cominciata proprio nello spogliatoio di Palermo. Inzaghi era stato a casa per tre giorni a causa della febbre. Ripeto, non cerchiamo alibi, ma i fatti sono fatti».

Il presidente non si scompone e professa equilibrio: «Dobbiamo restare calmi, non farci prendere dall’ansia. Fare attenzione, rimanere uniti, tranquilli. Perciò ho ritenuto eccessivo qualche fischio a fine gara, anche se poi tutto è rientrato e sono subentrate la forza del cuore e la proverbiale generosità del tifo».

Quindi gli umori in società: «Non dimentichiamo che cosa abbiamo dichiarato in merito agli obiettivi su questa prima stagione amaranto. Abbiamo annunciato: vogliamo che la Reggina giochi bene al pallone. Questo, peraltro, è l’anno del consolidamento economico e del “progetto Granillo”. Se tutto vien bene, okay, guardiamo al futuro. Abbiamo inoltre cominciato a discutere, non si sorprenda, sul premio promozione. Noi operiamo così, guardiamo lontano. La partita cruciale è rappresentata dallariconversione del debito utilizzando gli strumenti di legge. Il tutto, dopo quanto si è sobbarcato Saladini, dialogando col Tribunale di Reggio. Ci consideriamo una società libera, aperta».