
Il rinnovo rende il ds candidato a diventare uno dei responsabili dell’area tecnica con la più lunga militanza in amaranto
Da questa mattina ha un contratto con la Reggina fino al 2025. Se l’accordo dovesse essere rispettato, l’attuale direttore sportivo amaranto arriverebbe a ben sette anni dietro una scrivania del club. Non esattamente una consuetudine nel calcio, ancor meno per un dirigente che è passato per tre diverse proprietà nell’epoca recente del club di Reggio Calabria.
La sua prima annata, infatti, risale a quando al timone della società c’erano Mimmo e Giuseppe Praticò. Costruì una squadra puntando sui giovani e sul basso budget che, in Serie C, ben presto si trovò a lottare contro pronostico per i play off. La guidava Roberto Cevoli. A metà stagione arrivò Luca Gallo e si cambiò strategia, puntando su un mercato di gennaio importante. La squadra non riuscì ad ottenere subito la promozione, ma seppur con qualche difficoltà raggiunse i play off (eliminazione a Catania).
L’anno scucessivo, invece, quello della Reggina di Mimmo Toscano, costruita da Taibi, fu praticamente un percorso netto. Un campionato stravinto in cui l’unica cosa che poteva fermare la corsa ai record amaranto era un evento straordinario e purtroppo arrivò il Covid.
Poi tre campionati in Serie B: due piuttosto tranquilli e, al netto di qualche crollo verticale, senza rischiare la retrocessione e un terzo in cui la squadra è in lotta per i play off. Ora ancora due anni davanti per la prosecuzione di un lavoro in cui, non senza errori, la squadra ha sempre ottenuto quello che avrebbe dovuto in base al budget.
