
Un ko ampio nelle proporzioni e nei dati del momento che sta vivendo la squadra di Inzaghi
Lo 0-4 casaligo subito dal Cagliari ha tante radici. La consueta sfortuna, le solite distrazioni difensive e anche la netta superiorità dell’avversario. Non si può, però, accettare che una squadra perda otto partite nelle ultme dieci e si sciolga dopo ogni difficoltà. Da questa evidenza la Reggina dovrà ripartire per cercare di trovare l’orgoglio per venir fuori da una situazione che per certi versi appare assurda.
Non lo è che il Cagliari vinca a Reggio Calabria. La squadra vista al Granillo ha dimostrato, seppur con tante assenze importanti, di avere un impianto di squadra ed individualità che quasi nessuno può permettersi in Serie B. Lo hanno capito i tifosi amaranto che, a fine gara, hanno applaudito la squadra nonostante il pesante ko. Ed è sopratuttto a loro che adesso il gruppo amaranto dovrà dimostrare di saper reagire.
Non c’è motlo da dire su una partita dove l’opportunismo di Lapadula ha sbloccato la partita, anche grazie alla solita poca tenuta della fase difensiva amaranto. Gli episodi hanno sorriso ai più forti e non a chi come la Reggina, per l’ennesima volta, ha dato l’idea di subire molto la fase negativa che sta vivendo.
Secondo, terzo e quarto gol hanno arricchito il tabellino ed hanno reso la partita ancora più amara per la squadra amaranto. Prima o poi si dovrà ripartire, Inzaghi e i suoi dovranno dimostrare di saperlo fare.
