
I giocatori di qualità in questa fase fanno la differenza semplificando situazioni non semplici
Si era detto a lungo che la Reggina nel mercato di gennaio avrebbe avuto bisogno di un attaccante in grado di fare la differenza. Non è arrivato e sono chiari i motivi per cui ciò è avvenuto. Nel girone di ritorno sono, però, diventati chiari quali elementi fanno la differenza tra la Reggina e le squadre che spesso e volentieri hanno la meglio sugli amaranto.
Reggina-Cagliari, per quanto abbia dimostrato la superiorità sarda, è stata condizionata da episodi. Episodi che, però, sono stati indirizzati anche dall’abilità degli interpreti. Da un lato, infatti, c’era un giocatore come Lapadula che ha saputo trasformare in rete una palla vagante. Un gol di quelli che raramente la Reggina ha saputo fare, palesando semmai una certa difficoltà ad avere concretezza in zona gol. Soprattutto nel girone di ritorno.
Ci si può interrogare su ogni punto che potrebbe avere innescato la crisi, tuttavia ci sono dinamiche che stanno chiarendo anche il fatto che ci si sta scontrando con i limiti della rosa. Soprattutto se si finisce per relazionarsi con squadre come il Cagliari che, ad esempio, aveva anche Pavoletti fuori.
