
Il tecnico potrebbe proporre delle novità a Marassi
Quando si analizza il cammino della Reggina 2022-2023 non si deve commettere l’errore di farsi prendere dalla foga del momento. Ad esempio questo è il periodo in cui si tende a criticare più del dovuto Pippo Inzaghi. Il percorso di un allenatore in una stagione va valutato alla distanza e solo a giugno si potrà sapere se il compito svolto dal tecnico piacentino è stato in linea con ciò che gli era stato chiesto.
Gli elogi enormi per quanto fatto all’andata e le critiche forti (spesso ingenerose) sentite nel ritorno, a quel punto, devono trasformarsi in un’analisi equilibrata. Risulta innegabile, però, che dopo otto sconfitte in dieci partite ci si aspetti qualcosa anche dalla panchina.
Una scelta tattica, un cambiamento importante o qualunque cosa che possa rappresentare una scossa rispetto al piattume di negatività che ha avvolto la Reggina nelle ultime settimane. Un qualcosa di cui si è evidentemente accorto anche il tecnico che, alla fine della partita con il Cagliari, si è detto arrabbiato ed ha preannunciato la possibilità che ci possano essere novità significative.
Un passaggio “nuovo”, se si considera che l’allenatore mai si era espresso in questi termini. Adesso tocca anche a lui indicare una direzione che possa facilitare la possibilità di uscire dal tunnel in cui gli amaranto sembrano essere entrati.
