
La squadra amaranto non può fare tabelle
Chi segue il calcio da qualche anno sa che, ad un certo punto, sui quotidiani iniziano a fioccare gli schemini che raccontano il cammino restante delle squadre che concorrono ad uno stesso obiettivo. Accade quando mancano poche partite e tutti gli appassionati iniziano a fare programmi ideali e auspicabili. Partite dove si mette in preventivo un punto, in altre una sconfitta e in altre ancora una vittoria. Prospettiva che spesso vengono cancellate da quella che è l’imprevedibilità del campo, ma che rappresentano un passatempo ideale per i tifosi..
A quel punto, sulla base della casistica degli anni precedenti e della situazione attuale, si decie quale potrebbe essere la quota da raggiungere per raggiungere il proprio obiettivo. Nel caso della Reggina nessuno può neanche immaginare quanti punti servano per i play off. Il motivo è che la classifica poterbbe essere cambiata, in meglio, dalle sentenze sui ricorsi per la penalizzazione di sette punti.
Mancano ancora due gradi di giudizio: la Corte d’Appello Federale e il Colleggio di Garanzia dello Sport.
Questo impone agli uomini di Inzaghi di giocarsela al massimo e senza calcoli nelle ultime due gare stagionali. Anche perché davanti ci son avversari che hanno ancora degli obiettivi da raggiungere e avranno la stessa necessità di fare risultato.
Il presupposto migliore è che, nonostante le note vicissitudini, la salvezza è già in cassaforte. E alla vigilia di questo campionato non era certo un dato scontato.
