Il passo non è più quello di quando faceva la fascia su e giù agli inizi della carriera in cui giocava da esterno. La testa, però, è ancora quella di quel giocatore che è diventato una mezzala che ha saputo imporsi sia in Serie B che in Serie A. Piede e tecnica sono quelli di un giocatore che non ha nulla a che fare con la Serie D e questo serve anche a capire perché esistono le categorie, considerato che nelle massime divisioni si danno i fondamentali dei giocatori quasi per scontato.
Oggi la Lfa Reggio Calabria ha un leader carismatico e tecnico che risponde al nome di Barillà. A volte si ha quasi l’impressione che sia calcisticamente sia abituato a pensare ad un ritmo difficile da sostenere per i compagni. Lo si nota da qualche passaggio sbagliato che spesso e volentieri nasce dal fatto che la giocata non è stata capita.
Barillà può fare la differenza e la sensazione è che la Reggina avrebbe bisogno di un altro giocatore come lui in altre zone del campo. Magari a dirigere il gioco a centrocampo e magari in attacco quando c’è da metterla dentro. La speranza è che Trocini possa trovare risorse di questo tipo nella salita di rendimento di uno dei giocatori esperti che ci sono in ogni zona del campo.