Il presidente della Lega di terza serie ha fatto il punto della situazione sulle scadenze in capo ai club e sulla situazione generale nel grave momento di tutto il Mondo
Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro, è intervenuto tramite una nota per precisare la situazione dei club di terza serie nei giorni della scadenza dei termini per il pagamento degli emolumenti per il periodo gennaio-febbraio. Già rinviata la parte contributiva-fiscale ai prossimi mesi, invece le società dovevano onorare entro il 16 marzo gli stipendi ai tesserati, tutto questo in un momento di gravissima crisi sociale per tutto il Mondo.
Molti club di C, considerando che gli unici introiti sono quelli riguardanti i minutaggi oppure quelli da stadio, sono andati prevedibilmente in enorme difficoltà e alcuni non hanno onorato la scadenza. Ecco la nota del numero uno della Lega di via da Diacceto che illustra la situazione:
“Come negli ospedali ci sono gli sciacalli che lucrano sulle mascherine, nel calcio ci sono sciacalli che telefonano a club dicendo che loro hanno trovato la strada per non pagare i calciatori per causa di forza maggiore poiché non si allenano e non giocano. I club hanno quasi tutti rispettato il pagamento degli emolumenti, noi come Lega Pro abbiamo compiuto uno sforzo economico straordinario per anticipare risorse ai club. Oggi abbiamo iniziato una trattativa con AIC sul come affrontare la crisi e vedere di far sacrifici entrambi. Questa è la strada. La credibilità così conquistata ci consentirà, a noi del calcio sociale, a noi del calcio che fa bene al Paese di chiedere interventi da parte del governo nel prossimo decreto. Credibilità che aumenterà perché noi presenteremo presto, in accordo con FIGC, un vero piano di governo della crisi in cui ci saranno anche azioni endogene per tagliare costi“.
I CASI CATANIA e CASERTANA – Hanno ammesso di non aver onorato la scadenza del 16 marzo sia il Catania che la Casertana. Entrambi i club hanno voluto comunicarlo tramite una nota ufficiale.
Se in casa dei Falchetti il patron D’Agostino ha spiegato che il momento di difficoltà ha reso impossibile rintracciare le risorse per la squadra di calcio”, in casa etnea, con una grave crisi economica già pregressa e con le aziende del patron Pulvirenti boccheggianti, si è fatto ricorso alla “forza di causa maggiore”, per evitare penalizzazioni e multe e per comunque sottolineare che non è stato possibile far fronte ali adempimenti.
